Raddoppiate in un anno le vendite dei prodotti in cui è presente, secondo un dossier dell’Osservatorio Immagino. Boom di quinoa e dei cibi antiossidanti

Il cibo healthy continua a segnare trend positivi di consumo, con al vertice lo zenzero arrivato in un anno a raddoppiare le vendite dei prodotti in cui è presente. È la fotografia scattata dall’Osservatorio Immagino, che ha analizzato 46.600 prodotti alimentari di largo consumo (esclusi acqua e bevande) in ipermercati e supermercati di tutta Italia (nell’anno terminante a giugno 2017).

La crescita dei superfood sono la cartina di tornasole di un consumatore alla ricerca del cibo terapeutico, come ha già ribadito il rapporto Coop 2017. Tanto che il giro di affari dei cibi salutistici ha già raggiunto la cifra di 3,7 miliardi di euro, con una crescita doppia rispetto a quella mercato. Andando a leggere la speciale classifica del cibo del benessere individuata dal rapporto dell’Osservatorio Immagino (circa una ventina i prodotti individuati), lo zenzero in 12 mesi ha visto raddoppiare le vendite dei prodotti in cui è presente (+108,4%). Al secondo posto la quinoa, con una crescita del 63,5%.

Ottime performance fa registrare anche il farro (+20,4%) sospinto dal filone trendy dei grani antichi. La crescita di stevia (+27,1%) e zucchero di canna (+14,5%) sono un segnale importante della ricerca di prodotti alternativi e «naturali» nel mondo degli zuccheri semplici, che ultimamente sta investendo anche le gelaterie. Non cessa l’onda del goji (+22,5%). Anche alcuni prodotti tradizionali hanno avuto un rimbalzo positivo dal nuovo approccio salutistico. È il caso dei mirtilli (+8%), delle mandorle (+17,4%), che stanno avendo un boom anche nei prodotti di cura per la persona e hanno ormai un giro d’affari di circa 240 milioni di euro. Un «revival» quello del cocco (+9,9%), sospinto da un altro filone che attrae soprattutto i millennial, ovvero l’esotismo nel food. Su questa linea va registrato il favore per le spezie (+11,8% i prodotti aromatizzati con cannella), che unisce al filone esotismo/sperimentazione la componente healthy.

In controtendenza, invece il kamut che continua la sua perdita di appeal (-20,2%). Tra gli altri alimenti del benessere che stanno cambiando il carrello della spesa, si segnalano l’alga spirulina, giudicata dall’Oms il miglior alimento per la salute del ventunesimo secolo, canapa, semi di lino (grazie alla ricchezza in omega-3, elemento qualificante in etichetta, oggi dominata dal «free from»), avocado, avena, cocco, farina di riso (sospinta dal «senza glutine»). Per quanto riguarda i driver di scelta, fa notare il dossier, tra le componenti che gli italiani mostrano di apprezzare maggiormente, oltre a vitamine e sali minerali, ci sono le sostanze «antiossidanti».

Un approccio nuovo che, alla luce delle nuove scoperte sulle molecole «smart», sta segnando uno spostamento nel mondo ortofrutticolo verso i prodotti pigmentati, ricchi di polifenoli. E che apre a nuove chiavi di storytelling in etichetta, dall’olio al vino.